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Start up innovative, ecco le nuove misure

Start up innovative, una serie di misure previste nell’investment compact ne facilitano la nascita e l’accesso ai bandi con un portale unico Start up innovative, nuovo registro: agevolazioni fiscali, semplificazioni normative, vita prolungata e possibilità di autofinanziarsi attraverso piattaforme di equity crowfunding. Sono le novità più rilevanti dell’investment compact approvato il 24 marzo dal Senato…

Start up innovative, nuovo registro: agevolazioni fiscali, semplificazioni normative, vita prolungata e possibilità di autofinanziarsi attraverso piattaforme di equity crowfunding. Sono le novità più rilevanti dell’investment compact approvato il 24 marzo dal Senato con 155 voti favorevoli e 92 contrari. Una legge che cambia la disciplina sulle startup e pmi innovative, attraverso l’introduzione di quelli che sono stati definiti dagli esperti del Mise strumenti pionieristici.

crescita economica
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Entrando nel dettaglio, la legge prevede l’estensione a 5 anni della vita delle start up innovative; la possibilità di redigere l’atto costitutivo anche con firma elettronica evitando il notaio; la possibilità per l’Istituto italiano di tecnologia di entrare nel capitale delle start up innovative; l’esonero da imposta di bollo a quello dei costi di iscrizione al registro delle imprese; tassazione agevolata sul reddito derivante da piani di stock option e work for equity e l’accesso semplificato al Fondo di garanzia Pmi. Nascerà anche un super-portale per accedere ai bandi di finanziamento pubblici e privati diretti e indiretti.

La start up innovativa e’ un’ impresa che occupa meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro (oppure il totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro) e rispetta almeno due criteri sui tre elencati: volume di spesa in ricerca, sviluppo e innovazione in misura uguale o superiore al 3% della maggiore entità tra costo e valore totale della produzione delle Pmi innovative; personale formato per almeno un quinto da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori con tre anni di esperienza oppure per un terzo da dipendenti con laurea magistrale; essere detentrice licenziatarie o depositarie di un brevetto o di un software registrato alla Siae.

Le Pmi innovative non godono dell’esonero dal pagamento dei diritti di segreteria dovuti per adempimenti relativi alle iscrizioni nel registro delle imprese nonché del diritto annuale dovuto alle camere di commercio. Le pmi innovative sono stimate essere tra le 7 e le 10 mila.

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