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Corte Europea

Il drone marino che monitora le piattaforme petrolifere

Gli standard di sicurezza ambientale nel mondo oil&gas offshore sono sempre più elevati, per questo la tecnologia offre soluzioni e supporti sempre più raffinate. E’ il caso di Clean Sea il drone sottomarino che monitora le piattaforme petrolifere Un drone sottomarino o un robot sottomarino? Intanto con certezza sappiamo che si chiama Clean Sea, e…

Un drone sottomarino o un robot sottomarino? Intanto con certezza sappiamo che si chiama Clean Sea, e al di là del fatto che in molti lo definiscono un robot sottomarino o seguendo più la moda e il principio tecnologico che ne sta alla base, lo definiscono un drone sottomarino quello che è importante è capire la funzione di Clean Sea: controllare il funzionamento degli impianti oil and gas offshore. Benvenuti nel secolo dei droni sottomarini.

Il principio tecnologico che è alla base di Clean Sea è Auv, Autonomous underwater vehicle, che è lo stesso dei droni, ovvero dei velivoli senza piloti che si muovono nei nostri cieli da qualche anno.

Ma perché nasce un drone sottomarino come Clean Sea? La prima funzione è quella della sicurezza ambientale degli impianti petroliferi offshore. Infatti questo drone marino offre un ottimo supporto per il monitoraggio degli impianti, è autonomo, è silenzioso e non ha bisogno di collegamenti fisici con la superficie. Il monitoraggio è finalizzato a prevenire eventuali scarichi delle acque di produzione e di gestione degli impianti marini. Il decreto legislativo n. 152, Norme in materia ambientale, impone alle aziende il rispetto di elevati standard ambientali.

Il drone sottomarino per esempio potrà servire a monitorare le sealines che collegano le piattaforme offshore con la terraferma.

Poi Clean Sea può offrire supporto per il monitoraggio degli ambienti marini prima che gli impianti entrino in funzione o vengano progettati, al fine di mappare il territorio sottomarino, o anche dopo l’inizio della vita dell’impianto petrolifero. Inoltre, questo particolare drone marino potrà offrire informazione e foto sulla vita degli esseri sottomarini che caratterizzano i fondali interessati dalle piattafrome petrolifere. Così come anche Clean Sea offrira informazioni periodiche sulla qualità dell’acqua del mare.

Alcune applicazioni di Clean Sea potranno riguardare la chiusura e l’apertura di alcune valvole di sicurezza in caso di emergenza (finalizzati per esempio ad evitare il rischio di blowout come accaduto nel Golfo del Messico con la fuoriuscita di petrolio equivalente ad un milione e mezzo di barili). Il progetto Clean Sea è stato realizzato da Tecnomare di Gruppo Eni.

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