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Home banking, banda larga, educazione. Come cresce l’innovazione in Italia

L’Italia innova ma ancora troppo poco. A dirlo è una ricerca realizzata da I-Com , l’Istituto per la Competitività guidato dall’economista Stefano da Empoli, per ING Bank, presentata di recente a Roma per celebrare i 35 anni di presenza in Italia del gruppo finanziario olandese che conta  48 milioni di clienti in oltre 40 Paesi.

 

L’evento è stato un’occasione per ribadire quanti italiani (IL 91%) vedano nell’innovazione il motore del rilancio del nostro Paese ma quanto poco si fidino ancora nell’home banking, nonostante nell’ultimo anno sia stato usato più frequentemente dello sportello fisico (si è passati da 9,4% a 22,6% su base settimanale).

Il 90,7% delle persone intervistate controlla il conto online con cadenza mensile mentre il 58,3% effettua bonifici almeno una volta al mese e circa il 60% pensa che nei prossimi 10 anni la consulenza finanziaria sarà prevalentemente online.

Secondo Stefano da Empoli, Presidente di I-Com, “nonostante condizioni di contesto spesso sfavorevoli, i fatti dimostrano che l’Italia è un Paese che può e sa essere più innovativo di quanto si pensi.  Lo conferma la crescita a due cifre nell’ultimo biennio di alcuni servizi digitali, come il mobile banking e l’e-commerce” ma “barriere tecnologiche, strutturali e culturali non ci consentono, tuttavia, di tenere il passo rispetto al resto dell’Europa”.

Ed è proprio il confronto con gli altri Paesi dell’Unione Europea a evidenziare le nostre lacune. In Italia la digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione aiuta il cittadino solo nel 21% dei casi, laddove la media europea è del 41% e in Danimarca e Olanda questa percentuale sale rispettivamente all’85 e al 79%. La banda larga è presente nel 68% delle famiglie italiane ma nell’87% di quelle francesi, britanniche e olandesi.

Non siamo però lontani dalla media europea (76%) e nel 2013 si è registrato un aumento del 13% di case connesse alla broadband. Per quanto riguarda l’e-commerce, però, c’è stato un significativo passo avanti con un aumento dal 6% del 2012 al 13,7% del 2013 dei servizi finanziari, assicurativi e finanziari ma anche dell’acquisto di libri e riviste (dal 25,1% al 34,3%). 

“Mi fa particolarmente piacere scoprire che l’Italia crede in maniera così spiccata all’innovazione e al suo potere di migliorare la vita quotidiana delle persone”, ha commenta Don Koch, Country Manager di ING Bank Italia.

“ING è presente in Italia dal 1979 – ha spiegato Koch – con le attività dedicate ai corporate client e dal 2001 come pionieri del digital banking; in questo arco temporale crediamo di avere dato un contributo importante allo sviluppo di progetti innovativi nel Paese. Alcuni esempi tra i più significativi: il sostegno a importanti progetti di energie rinnovabili, lo sviluppo del direct banking in Italia e, più recentemente, l’impegno a premiare giovani start-up tecnologiche”.  

E infine una promessa: “abbiamo progetti ambiziosi per l’Italia con l’obiettivo di raddoppiare i nostri asset al 2020, allargare la nostra offerta anche al segmento delle PMI nei prossimi 2 anni e sostenere almeno altre 50 start-up nei prossimi 5 anni”.

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