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Instant messaging. Cosa succede dopo l’addio a MSN

Con l’imminente chiusura in Cina, dopo 15 anni, Microsoft ha mandato definitivamente in soffitta MSN. Solo nel 2009 contava ancora 330 milioni di utenti ma non ha retto la concorrenza dei nuovi social network e di WhatsApp e così gli utenti rimasti saranno dirottato verso Skype, che Microsoft ha comprato nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari.

 

 

E proprio da Skype arriva una novità importante: la chiamata vocale di gruppo per un massimo di quattro persone e che per il momento sarà disponibile solo per Iphone e non per Ipad. Skype vanta 300 milioni di iscritti connessi ogni mese e più di 2 miliardi di minuti di conversazione al giorno, con un incremento costante delle chiamate internazionale (+36% nel 2013).

Il suo principale concorrente è Viber che è stato comprato da Rakuten per 900 milioni di dollari, una delle maggiori internet company giapponese. Hiroshi Mikitani, amministratore delegato di Rakuten con questa operazione ha portato a Tokyo i circa 300 milioni di utenti registrati che potrebbero aggiungersi ai quasi 300 già collegati agli altri quaranta servizi della compagnia nipponica (tra cui Kobo e Pinterest). Viber potrebbe così seriamente andare a impensierire l’altra giapponese, ovvero Line la cui comunità di utenti in aprile ha superato quota 400 milioni.

Il programma di messaggistica  istantanea più diffuso resta però WhatsApp, acquista in febbraio da Facebook per 19 miliardi di dollari, ha recentemente superato i 600 milioni di utenti attivi ogni mese. Un incrementi di 100 milioni nel giro di pochi mesi. Mark Zuckerberg si è detto disposto a investire quanto necessario per arrivare ben presto a mettere in comunicazione tutto il mondo. L’obiettivo prefissato è 2/3 miliardi di persone.

La rivale cinese, WeChat, invece, ha di recente raggiunto i 438 milioni di utenti e nel 2013 aveva avuto un incremento del 121% rispetto all’anno precedente. Va però sottolineato il fatto che WhatApp ha una maggiore diffusione mondiale, mentre WeChat è radicato principalmente in Cina ed è fortemente ostacolato dalla censura del regime comunista.

 

 

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