skip to Main Content

Tripadvisor, anche per scegliere quale museo visitare

Il turismo sta cambiando e il modo stesso di progettare una vacanza fa sempre più riferimento a strumenti social, dove le persone condividono le proprie esperienze: le scelte di dove trascorrere una vacanza, come scegliere dove pernottare o assaggiare un piatto tradizionale, corrono lungo la rete, attraverso racconti, blog e commenti.

 

Anche le scelte culturali, di quali luoghi visitare, su quale mostra da non perdere o sugli spazi museali che offrono i migliori servizi al visitatore non sfuggono a questa tendenza, comparendo spesso nei siti specializzati in viaggi e turismo.

Da un po’ di tempo a questa parte, prima all’estero e poi, a mano a mano, anche in Italia, per opera prima di turisti stranieri e poi anche italiani, il portale di TripAdvisor, che ospita di solito le recensioni degli utenti a ristoranti e alberghi – quelle che si chiamano strutture ricettive – si è arricchito di un corpus di commenti circostanziati che riguardano collezioni, musei, siti archeologici.

Non basta più la semplice guida turistica, che si acquista in libreria e con la quale si costruisce il progetto di vacanza: la tentazione di leggere i commenti di altri viaggiatori e di scegliere anche sulla base della loro esperienza fa sì che i flussi cambino, attratti da giudizi positivi e dalla possibilità di interagire.

Nicolette Mandarano ha selezionato per la ricerca attuale una serie di realtà museali che presentassero, su TripAdvisor, un numero significativo di commenti. Ha poi stabilito un criterio di analisi e allestito una griglia di comparazioni, da cui emergono alcune considerazioni rilevanti, presenta e discute nel libro appena pubblicato da Guaraldi. Mandarano è una storica dell’arte, coordina da diversi anni il progetto Iconos sulle Metamorfosi di Ovidio. È stata  docente a contratto di Informatica applicata ai Beni Culturali presso il Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università di Roma La Sapienza, insegna in diverse università e master universitari occupandosi prevalentemente di comunicazione multimediale delle Istituzioni Museali e di comunicazione dei Beni Culturali attraverso i Social media.

Con il saggio TripAdvisor e il marketing culturale – Come la comunità virtuale valuta i musei, ha descritto il fenomeno, analizzando come la rete ci trasformi in cercatori e donatori di consigli, che provengono non solo dall’alto delle recensioni d’autore, ma anche dal basso dei commenti degli altri utenti. Siamo oggi partecipanti attivi alle esperienze culturali e allo scambio delle proprie impressioni su di esse. La moda di pubblicare un selfie, magari con sullo sfondo un monumento, non è soltanto la voglia di raccontare ai nostri amici che ci stiamo divertendo ma può diventare un pezzo di un diario di viaggio, scritto con modalità nuove, magari sfruttando al massimo i 140 caratteri di un tweet, ma, comunque, un modo per comunicare impressioni ed esperienze.

Che si tratti di Instagram, Twitter, Facebook o altri social network oppure di Tripadvisor, resta il fatto che ci troviamo di fronte a un fenomeno nuovo, capace di trasformare il modo di comunicare, creando opportunità per quelle strutture che siano in grado di cogliere il potenziale di cambiamento.

Una volta si acquistava una cartolina e un francobollo, aspettando con trepidazione che giungesse a destinazione e portasse le nostre emozioni a migliaia di chilometri di distanza: oggi tutto questo avviene in tempo reale, allargando la rete di coloro con i quali condividiamo le stesse emozioni.

 

Back To Top