La green economy non è solo un insieme di parole. A tal fine è nato il Rapporto Best Global Green Brands 2014, ovvero la classifica delle prime 50 imprese mondiali che si sono distinte nel campo della sostenibilità, frutto della collaborazione di due Società di consulenza, Interbrand e Deloitte.
La graduatoria è stata stilata sulla base della percezione delle prestazioni ambientali da parte di oltre 10.000 consumatori dei 10 Paesi con il maggior PIL su 100 marchi internazionali, confrontandola con le effettive prestazioni “green” delle imprese.
La sostenibilità è un aspetto strategico e redditizio per il business e per il rafforzamento del marchio, a patto che le organizzazioni siano credibili nel trasmettere i benefici che sono rilevanti per i consumatori, clienti e altri soggetti interessati.
In generale, il consumatore oggi preferisce acquistare da aziende che curano aspetti come ambiente e sostenibilità. Nel prossimo decennio, secondo i redattori del Rapporto, le aziende che investono in iniziative che aiutano le persone e il pianeta e che sono in grado di comunicarlo efficacemente avranno un vantaggio competitivo.
Ma quali sono oggi le aziende più accreditate in termini di “green business”? Si riconfermano per il quarto anno successivo ai primi posti le case automobilistiche, che costituiscono il 20% delle top 50. Anche i grandi colossi della tecnologia elettronica sono ben piazzati (4 nei primi 10 posti). Un risultato interessante che si basa evidentemente sulla giusta promozione della loro attività green, che sta dando i suoi frutti in termini di miglioramento nelle percezioni di sostenibilità dei consumatori, facendo aumentare di conseguenza anche le vendite.
Ecco le prime 20 aziende in classifica secondo il Best Global Green Brands 2014:
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Ford
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Toyota
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Honda
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Nissan
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Panasonic
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Nokia
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Sony
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Adidas
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Danone
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Dell
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Samsung
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Johnson&Johnson
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BMW
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Philips
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Intel
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Volkswagen
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HP
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Nestlè
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IKEA
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Coca – cola