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Perché Mattarella (involontariamente) ha dato una mano a Salvini con il no a Savona

Il post di Romano Perissinotto, blogger di Start Magazine, sul no di Mattarella a Savona come ministro dell’Economia voluto da Salvini e Di Maio “Tutto il caos di questi 85 giorni nasce dal 4 dicembre 2016, dal No al Referendum Costituzionale. Purtroppo sta avvenendo ciò che avevamo pronosticato: Paese più debole, litigi tra coalizioni, ricadute…

“Tutto il caos di questi 85 giorni nasce dal 4 dicembre 2016, dal No al Referendum Costituzionale. Purtroppo sta avvenendo ciò che avevamo pronosticato: Paese più debole, litigi tra coalizioni, ricadute finanziarie. Occorre un sistema più semplice, che garantisca la sera stessa di sapere chi ha vinto. Come per i sindaci, ma il ballottaggio funziona solo se è previsto per una sola Camera. Spero che finalmente ci sia l’onestà intellettuale di riconoscere che quella riforma non serviva a me: serviva all’Italia”.

Lo scrive Matteo Renzi nella sua e.news. Per quel che conta, sono d’accordo con lui sebbene l’ex premier ci abbia messo tanto di suo, con i molti errori commessi personalizzandolo oltremodo, nel contribuire a quel No. Ciò premesso, venendo al caso Savona e con tutto il rispetto dovuto alla prima Istituzione dello Stato, ritengo che il presidente della Repubblica abbia commesso un grave errore di opportunità politica ponendo il veto sulla sua nomina a ministro. Forte era ed è il sospetto che Matteo Salvini in verità non desiderasse partecipare a quel governo, preferendo scommettere su eventuali – oggi assai verosimili – elezioni che lo vedrebbero, dati i sondaggi probabile vincitore e peraltro gli consentirebbe di realizzare anche un referendum di fatto sull’euro.

In conclusione, certamente molto preoccupato, forse anche troppo, dal quel “piano b” annunciato dal Prof. Savona (ma, mi chiedo, nella vita di tutti i giorni, chi di noi, se non è sprovveduto o ingenuo, affronta un nuovo progetto senza avere un piano alternativo?) il presidente Mattarella ha involontariamente posto le basi per quella che si potrebbe a breve realizzare come una Italiaexit, ovvero ha paradossalmente dato un grosso aiuto Salvini – pure a Di Maio che a sproposito in prima serata Rai (sigh!) invoca la messa in stato di accusa – a realizzare il progetto politico per il Belpaese che tanto timore e preoccupazione gli incutono.

Che dire? Buona fortuna a tutti noi.

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