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Blockchain

Blockchain, ecco come si muoverà Eni

Il post di Luca Longo, blogger di Start Magazine Post pubblicato su  su Eniday Siamo stati i primi a spiegare in modo semplice cosa sono le criptovalute e come funziona la tecnologia blockchain su cui si basano. Abbiamo tentato di predire il futuro immaginando come scoppierà la bolla dei Bitcoin. Non abbiamo guardato in una…

Post pubblicato su  su Eniday

Siamo stati i primi a spiegare in modo semplice cosa sono le criptovalute e come funziona la tecnologia blockchain su cui si basano. Abbiamo tentato di predire il futuro immaginando come scoppierà la bolla dei Bitcoin. Non abbiamo guardato in una sfera di cristallo ma nei meccanismi e nelle statistiche, dimostrando che il fenomeno criptovalute potrebbe ridimensionarsi presto.

Se vi siete persi gli arretrati – o se incontrate un po’ di nebbia proseguendo nella lettura di questa pagina – trovate le puntate precedenti ai due link indicati sopra.

Come dicevamo, resta fuori discussione che i protocolli blockchain su cui si basano le criptovalute potranno avere un brillante futuro in tutte le applicazioni – comprese quelle non finanziarie – in cui sarà necessario garantire l’affidabilità di più partners senza poter contare su una autorità centrale riconosciuta da tutti i soggetti interessati.

È probabile che il futuro di queste tecnologie stia soprattutto qui. Ed il mercato mondiale dell’energia è proprio uno fra i più adatti alla loro applicazione. Le blockchain potranno trasformare i sistemi di distribuzione dell’elettricità e quelli dei combustibili fossili in gigantesche reti decentrate ed al contempo integrate.

Immaginate una rete mondiale del gas dove pozzi di estrazione, gasdotti, raffinerie, stoccaggi, impianti di liquefazione, navi metaniere, impianti di rigassificazione, reti di distribuzione e singoli utenti potranno interagire direttamente attraverso scambi di compravendita sicuri, trasparenti e senza necessità di intermediari. Accanto a quella del gas, potrà nascere una rete dei combustibili liquidi che collegherà fra di loro pozzi petroliferi, oleodotti e petroliere, raffinerie, catene di distribuzione e di vendita al dettaglio. Fino al distributore sotto casa.

Ma l’applicazione più rivoluzionaria per le blockchain potrebbe essere proprio nel mercato elettrico. Questo, infatti, è per sua natura molto più distribuito e lo sarà sempre di più con la crescita del fotovoltaico domestico. Immaginate una rete integrata a livello mondiale in cui grandi e piccoli impianti di pannelli fotovoltaici, pale eoliche, concentratori solari termici, sistemi di accumulo e conservazione dell’elettricità, utenze industriali e domiciliari, rappresenteranno milioni di nodi interconnessi da cavi di tutte le dimensioni e potranno interagire direttamente, comprare e vendere elettricità attraverso scambi intrinsecamente sicuri oltre tutte le frontiere, comprese quelle più calde del pianeta.

Siamo stati i primi a spiegare in modo semplice cosa sono le criptovalute e come funziona la tecnologia blockchain su cui si basano. Abbiamo tentato di predire il futuro immaginando come scoppierà la bolla dei Bitcoin. Non abbiamo guardato in una sfera di cristallo ma nei meccanismi e nelle statistiche, dimostrando che il fenomeno criptovalute potrebbe ridimensionarsi presto.

Se vi siete persi gli arretrati – o se incontrate un po’ di nebbia proseguendo nella lettura di questa pagina – trovate le puntate precedenti ai due link indicati sopra.

Come dicevamo, resta fuori discussione che i protocolli blockchain su cui si basano le criptovalute potranno avere un brillante futuro in tutte le applicazioni – comprese quelle non finanziarie – in cui sarà necessario garantire l’affidabilità di più partners senza poter contare su una autorità centrale riconosciuta da tutti i soggetti interessati.

È probabile che il futuro di queste tecnologie stia soprattutto qui. Ed il mercato mondiale dell’energia è proprio uno fra i più adatti alla loro applicazione. Le blockchain potranno trasformare i sistemi di distribuzione dell’elettricità e quelli dei combustibili fossili in gigantesche reti decentrate ed al contempo integrate.

Immaginate una rete mondiale del gas dove pozzi di estrazione, gasdotti, raffinerie, stoccaggi, impianti di liquefazione, navi metaniere, impianti di rigassificazione, reti di distribuzione e singoli utenti potranno interagire direttamente attraverso scambi di compravendita sicuri, trasparenti e senza necessità di intermediari. Accanto a quella del gas, potrà nascere una rete dei combustibili liquidi che collegherà fra di loro pozzi petroliferi, oleodotti e petroliere, raffinerie, catene di distribuzione e di vendita al dettaglio. Fino al distributore sotto casa.

Ma l’applicazione più rivoluzionaria per le blockchain potrebbe essere proprio nel mercato elettrico. Questo, infatti, è per sua natura molto più distribuito e lo sarà sempre di più con la crescita del fotovoltaico domestico. Immaginate una rete integrata a livello mondiale in cui grandi e piccoli impianti di pannelli fotovoltaici, pale eoliche, concentratori solari termici, sistemi di accumulo e conservazione dell’elettricità, utenze industriali e domiciliari, rappresenteranno milioni di nodi interconnessi da cavi di tutte le dimensioni e potranno interagire direttamente, comprare e vendere elettricità attraverso scambi intrinsecamente sicuri oltre tutte le frontiere, comprese quelle più calde del pianeta.

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