Internet delle cose, internet of things, ovvero l’insieme di tecnologie che mette in rete tutti gli oggetti della vita quotidiana e domestica rendendoli intelligenti, in Italia segna qualche passo in avanti. Parliamo dell’illuminazione, della climatizzazione, della sicurezza e degli elettrodomestici che possono essere connessi tra di loro, al fine di un maggiore controllo, per esempio, dei consumi energetici.
Internet delle cose è una delle rivoluzioni che cambieranno il nostro mondo nel futuro.
Il settore di applicazione di internet of things in questo caso è lo Smart home & building, che indica i processi di gestione automatica dei sistemi della casa o di un edificio. Avere una casa intelligente porta molti vantaggi, e qualche spesa in più, ovviamente.
Il mercato intero di internet of things nel 2013 è arrivato a pesare in Italia 900 milioni di euro, in crescita dell’11% sull’anno precedente, poteva contare circa 6 milioni di oggetti connessi tra di loro. Di questo totale, la casa intelligente rappresenta il 21%. In Italia attualmente l’1% delle abitazioni è dotato di dispositivi per il telecontrollo del riscaldamento o finalizzato alla sicurezza.
La smart home, spiegano gli esperti, è solo una parte della domotica, quella più promettente. E non è una caso che su questo settore stiano puntando giganti della tecnologia e del mondo di internet, come Google, Apple e Samsung. Google, per esempio ha acquisito per 3 miliardi di dollari la start up Nest che è specializzata in termostati start e nel settore della casa intelligente. La domotica poi sta cambiando il suo punto di vista con le innovazioni che stanno entrando nel mercato: pensata inizialmente per gli installatori oggi le tecnologie e i nuovi strumenti a disposizione vengono creati per gli utenti, in un’ottica fai da te.
La carta vincente è poi la modularità, l’utente può decidere volta per volta quello che gli serve e collegarlo e connetterlo al pezzo precedentemente acquistato e installato.